In appena settant'anni sono stati fatti passi da gigante
in campi come trasporti, comunicazioni e tecnologia. La popolazione della terra
è quasi triplicata. Tutto ciò ha prodotto cambiamenti economici senza
precedenti.
Per arrivare a questo, però, si è dovuto pagare un
prezzo: il progresso sta mettendo a dura prova i cicli naturali della terra!
Secondo
i geologi, siamo entrati in una nuova era definita Antropocene, termine che
indica l'epoca attuale, nella quale
all'essere umano e alla sua attività sono
attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e
climatiche. In questa nuova era l’impatto dell’uomo sul pianeta sta diventando
sempre più evidente.
Da molto tempo gli scienziati cercano
disperatamente soluzioni per invertire questa tendenza.
Noi cosa possiamo fare?
La più
grande manifestazione per l'ambiente mai organizzata
Fridays for Future: 2500
eventi in 150 nazioni!
Il 27 settembre
2019, in Italia, 160 città hanno fatto sentire i loro cori "green"!
Cos'è il Fridays for future? Com'è nato lo sciopero?
Il Fridays for
future è un grande movimento studentesco, nato in risposta all'attivismo di
Greta Thunberg, una sedicenne svedese che dall'agosto del 2018
ogni venerdì, manifesta davanti al parlamento del suo Paese.
Negli ultimi mesi Greta sta spingendo migliaia di ragazze e ragazzi a
scioperare il venerdì e a riunirsi nelle piazze di tantissime città per chiedere
a gran voce ai governi azioni concrete contro i cambiamenti climatici,
reclamando il diritto al proprio futuro.
Anche Asti
offre il suo contributo
Grande partecipazione della nostra
città al terzo sciopero globale per il futuro organizzato dal movimento Fridays for Future Asti!
Il movimento Fridays for Future Astigiano è composto
da circa venti studenti delle scuole superiori e dell’università.
Ad aderire al corteo sono stati gli alunni delle scuole primarie e medie
con i loro insegnanti, i ragazzi delle scuole superiori, sindacalisti e molti
cittadini.
Il corteo è iniziato alle 9,30 in Piazza San Secondo, poi si è spostato
per le vie cittadine con il seguente percorso: via Gobetti, corso Alfieri,
piazza Cairoli, piazza Cagni, piazza Roma e ritorno in piazza San Secondo.
Striscioni, slogan e canzoni hanno richiamato i tragici eventi che stanno
accadendo sulla Terra
dovuti a politiche e modi di vivere che non rispettano l’ambiente.
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La classe 3G in piazza San Secondo. |
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La classe 3C in piazza San Secondo |
Tra centinaia di partecipanti, anche noi...
Le nostre impressioni
Le nostre impressioni
Anche noi alunni di terza della scuola media Jona siamo stati alla
manifestazione ed abbiamo trovato la partecipazione a questo corteo molto
stimolante. Ci sembra incoraggiante, infatti, vedere così tante persone di una
piccola provincia riunirsi per testimoniare la loro preoccupazione di fronte a
politiche che stanno rovinando la Terra e il futuro delle nuove generazioni, di
cui facciamo parte anche noi.
Siamo però rimasti delusi e avviliti quando ci siamo accorti che alcuni
degli stessi ragazzi che manifestavano hanno abbandonato bottigliette, lattine
e altra spazzatura nelle vie e nelle piazze dove è passato il corteo. Questo ci
fa capire che molte persone non hanno ancora capito cosa significa rispettare
l'ambiente.
Come si potrebbe dare una mano…
Per i governi
In tutti i Paesi del mondo i
governi dovrebbero promulgare leggi in favore dell’ambiente e pretendere che
sul proprio territorio tutti le rispettino.
Il respiro della Terra a la CO2 in un anno. Fonte: NASA Goddard
Per Le multinazionali
Nel corso degli ultimi decenni le multinazionali hanno contribuito a
danneggiare il pianeta per garantirsi sempre maggiori profitti. Però
ultimamente, nel tentativo di dare una risposta alle richieste sempre più
pressanti dei consumatori, stanno cercando di redimersi, diminuendo per esempio
l'utilizzo di plastica nei loro prodotti e in generale studiando sistemi
produttivi che abbiano un impatto più leggero sugli equilibri della nostra
terra. Devono continuare su questa strada!
Per Noi
Siamo soprattutto noi cittadini e consumatori che dobbiamo cambiare le
nostre abitudini. Già in occasione dello
sciopero di alcuni mesi fa noi studenti della Jona abbiamo fatto al sindaco una
serie di proposte per la nostra città:
-più fontanelle
-più zone verdi e più alberi
-più casette dell'acqua
-più piste ciclabili
-boccioni d'acqua nelle scuole e distribuzione di borracce per ridurre il
consumo di plastica.
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Il manifesto Jona con i post raccolti durante la manifestazione tra i nostri compagni. |
Inoltre è fondamentale che ciascuno di noi riveda i propri comportamenti
quotidiani, rinunciando, anche se con un po’ di disagio, a qualche piccola
comodità non proprio necessaria e abbandonando tante cattive abitudini che non
fanno bene al nostro pianeta.
Forse questa è la cosa più difficile, ma solo con un impegno concreto e
costante da parte di tutti potremo vedere dei risultati.
Luca Valentino Riviello, classe 3D