RADICI CONDIVISE PER SUGGELLARE L’AMICIZIA TRA FRANCIA E
ITALIA
Per un gruppo di studenti delle terze
bilingui della Scuola Jona si è concluso il progetto triennale “Je en jeu”,
finalizzato al potenziamento della Lingua francese. Attraverso attività
ludiche, realizzate anche in videoconferenza, i ragazzi hanno lavorato sulla
conoscenza reciproca e delle scuole, fino a concretizzare il sogno di un vero
gemellaggio. Nel febbraio dello scorso anno infatti i ragazzi del Collège
Jacques Prévert di Chambly sono stati ospiti delle famiglie dei loro
corrispondenti astigiani e quest’anno, dal 16 al 21 marzo, il gruppo ha reso
visita ai corrispondenti francesi a Chambly.
Le radici linguistiche comuni (francese
ed italiano sono lingue romanze, derivanti dal latino) e le radici simboliche della
collaborazione tra le due scuole, nata nel 2017, hanno ispirato il lavoro di
quest’anno: “Des racines partagées: un jardin franco-italien”. Il collège di
Chambly possiede un giardino medievale che accoglie principalmente piante
aromatiche e medicinali. I ragazzi del Progetto hanno perciò condotto una
ricerca su 12 piante spontanee del nostro territorio, realizzando ed
illustrando un erbario digitale bilingue, con la preziosa guida della prof.ssa
Della Libera e del prof. Licandro.
Hanno quindi
scelto una di queste piante, il tarassaco, di cui hanno portato una talea a
Chambly, dove, con un momento di scambio ufficiale, hanno ricevuto la talea di
una pianta che è stata messa a dimora, accanto al tarassaco, sua pianta
“gemella”, in uno spazio dedicato della nostra scuola.
Le piante, di cui
gli studenti si prenderanno cura in seguito, saranno segno tangibile di un
intreccio di radici che hanno dato e daranno frutti.
Con questo lavoro è stato poi
realizzato un calendario, per la precisione un Calerbario, un Calherbier, che
verrà presto distribuito.
Il soggiorno a Chambly ha consentito ai
ragazzi di trascorrere giornate a scuola, prendendo parte alle lezioni e a
varie attività (sport, cucina, recitazione) mirate a favorire l’arricchimento
linguistico e l’acquisizione di competenze trasversali, di relazione e
adattamento a situazioni nuove e stimolanti e di confronto tra i due sistemi
scolastici piuttosto differenti.
Le famiglie ospitanti si sono
dimostrate accoglienti, disponibili e hanno offerto ai ragazzi ampie occasioni
per riflettere su specificità locali, nazionali e realtà multietniche, ma anche
su quanto ci accomuna come esseri umani e ci spinge a stringere relazioni
culturali e di amicizia.
I ragazzi hanno vissuto un’emozionante
giornata parigina, dedicata alla visita dei luoghi più iconici della capitale
francese, con tanto di viaggio sul bateau mouche (offerto dalla scuola
francese). La giornata si è conclusa con la visita al Jardin des Plantes
parigino, arricchita da un gioco didattico, che ha condotto i ragazzi italiani
e i loro compagni francesi alla scoperta delle piante e delle loro
caratteristiche.
I ragazzi hanno poi potuto conoscere
anche la cittadina di Chambly, sotto la guida di uno storico d’eccezione:
l’insegnante di storia e geografia del collège francese, grande conoscitore
delle tradizioni locali ed ammiratore di Asti e del Palio.
La graziosa cittadina, grazie alla sua
vicinanza con la capitale e ai rapporti di parentela tra le sue antiche
famiglie nobiliari e i regnanti di Francia, si fregia di una storia assai
gloriosa, testimoniata dalle sue piazze e dai suoi edifici più rappresentativi.
In occasione del carnevale vi ha luogo anche una storica sfilata di carri
allegorici, alla cui preparazione i volontari del locale comitato dedicano
moltissimo tempo durante tutto l’anno. La manifestazione ben si presterebbe ad
essere “gemellata” con il Palio astigiano, come ha auspicato il presidente del
comitato stesso, presso cui il gruppo astigiano ha fatto visita, accompagnato
dagli insegnanti francesi.
La parola ai protagonisti!
Questo viaggio è stato un grande motivo di crescita,
un’opportunità per imparare ed usare la lingua francese al 100% e per fare
nuove amicizie. Sono molto contenta di aver fatto questo viaggio. (Ciola
Martina 3B)
Il metodo e
l’approccio dei professori, le aule, i laboratori, l’accoglienza,
l’organizzazione delle giornate e la comunicazione con i membri della famiglia
sono stati aspetti positivi. Da subito mi sono sentita a mio agio. Il primo
giorno l’orario scolastico mi è sembrato un po’ faticoso, ma poi l’ho trovato
interessante. Questa esperienza resterà nella mia memoria per sempre e spero di
poterne vivere altre. (Bucciol Ariel 3E)
In famiglia sono
stati tutti davvero gentili, non mi è mancato niente e tutti si impegnavano per
cercare di comunicare con me. Sono contenta di avere fatto questa esperienza!
(Di Gioia Lorenza 3G)
Ho apprezzato il
clima di amicizia e di serenità in classe. Dopo le prime difficoltà, ogni
giorno miglioro, capisco e riesco a parlare di più. Mi sono messa in gioco con
la lingua francese. In famiglia mi sono sentita accolta, serena, stanca, ma
felice! Non vorrei più tornare a casa! (Tinebra Alessia 3G)
Ho trovato
comprensibili le lezioni in lingua francese e i professori gentili, ma severi.
Avevo un po’ di ansia all’idea di essere inserita in una classe non mia in un
altro paese, ma poi, con il caloroso benvenuto ricevuto, mi sono subito sentita
inclusa. Mi ha colpito particolarmente la lezione di “Vie de classe”, in cui i
ragazzi sono invitati a riflettere sui traguardi raggiunti dalla classe e come
migliorare, anche attraverso la lettura di testi letterari. Non è stato facile
comunicare in famiglia, ma ci siamo comunque capiti. Il papà della mia
corrispondente, che fa il pompiere, ha fatto visitare a me e a Sara la caserma
e ci ha riaccompagnato a casa con il camion. (Pesce Lucrezia 3A)
Ho trovato
l’orario scolastico un po’ difficile da memorizzare, ma l’approccio degli
insegnanti è stato sempre gentile. In classe il clima era silenzioso. Mi è
piaciuto che al posto della campanella venisse suonato ogni giorno l’inno di
una nazione. Mi sono divertita a cucinare in gruppo le crêpes e il pain
d’épices! La famiglia è stata molto accogliente e mi ha permesso di partecipare
ad un corso di disegno con la mia corrispondente e questo ci ha legate ancora
di più. (Bouhou Nadine 3G)
Il primo giorno
ero agitata, poi mi sono sentita contenta, grata, accolta e stupita. La mia
capacità di capire e di parlare è migliorata di giorno in giorno.
(Alessandria
Giulia 3F)
Ho imparato
parecchie parole nuove e le mie aspettative per questa esperienza non sono
state deluse. Non riesco a smettere di pensare a quanto mi mancherà tutto
quello che ho vissuto. (Pirolo Melissa 3B)
A scuola mi è
piaciuto cambiare aula ad ogni materia e vedere le aule decorate con i disegni
dei ragazzi. (Esperte Martina)
All’arrivo ero
molto ansiosa, ma dopo essermi fatta coraggio, un giorno dopo l’altro, sono
riuscita a fare interi discorsi. Ho legato molto con la mia corrispondente ed
ho trovato una seconda famiglia. (Medqoun Israe 3B)
Mi è dispiaciuto
lasciare la classe in cui ero stata inserita: si era creata una seconda
famiglia. E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Ogni giorno è stato
ricco di emozioni, scoperte ed incontri che mi hanno arricchita in un modo che
non avrei mai immaginato. Mi sono sentita accolta e supportata da tutti, come
se fossi parte di una grande famiglia. Porterò con me ogni sorriso, ogni parola
gentile e ogni momento di condivisione che ha reso unica questa esperienza. (Camerano Gaia 3E)
Il luogo della
scuola che mi è piaciuto di più è la palestra, perché era molto grande ed
abbiamo giocato ad handball. Ho anche provato a giocare per la prima volta a
badminton: è molto difficile! In famiglia mi sono sentita come a casa mia!
Emilie ed io abbiamo gusti molto simili: sarei molto felice di avere una
sorella così!
(Rasero Emma 3E)
Il lunedì sera la
famiglia di Tessa, la mia corrispondente, mi ha fatto una festa a sorpresa per
il mio compleanno. Non me lo sarei mai aspettato! Ero contentissima! Questa
settimana è stata un’avventura fantastica! Non me la scorderò mai!
(Cerrato
Margherita 3G)
All’inizio le mie
emozioni erano un miscuglio di ansia, paura ed entusiasmo, perché non vedevo
l’ora di fare nuove conoscenze, ma la famiglia ospitante è stata molto
accogliente e gentile e mi ha fatto sentire a mio agio. La cosa che mi è
piaciuta di più della scuola francese è che nell’intervallo si andava in
cortile con tutte le classi e che nelle ore “buche” si poteva stare in
biblioteca o in aule dedicate per fare i compiti.
(Pilato Mayra 3E)
La prof.ssa Grattarola ringrazia i
colleghi Cinzia Iavazzi, Nadia Rizzo, Flavia Biscaro, Monica Della Libera,
Gaspare Licandro e Monica Avidano e tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti. Senza
la loro preziosa collaborazione questo progetto non avrebbe potuto realizzarsi.
Il GRAZIE più grande va a tutti i
ragazzi che si sono messi EN JEU in questi tre anni!