giovedì 23 gennaio 2020

Gocce di cultura alla Jona


La poesia come valore pedagogico



“Perché professore?” è la poesia dedicata agli alunni dal professore della nostra scuola, Gaspare Licandro, già finalista del concorso letterario Verba Volant 2018 di Asti, è stata pubblicata on-line nel n.9 di “Euclide. Giornale dei giovani (EGG)”, rivista volta a promuovere e divulgare le materie scientifiche tra i giovani

Disegno a cura della professoressa Serena Mottola

PERCHÉ PROFESSORE?
(Ballata rap)

Perché dover ripetere a memoria
i fatti, i personaggi della storia,
le formule, i teoremi matematici,
le regole, la logica dei grammatici,
le grandi scoperte della Scienza,
per ampliare la conoscenza,
vedendo il mondo che è un casino
e che finirò a fare il “facchino”?

Perché andare a scuola
per imparare niente?
Perché andare a scuola
per affollare la mente?

Io seguo la tua formazione
per semplice e pura vocazione.
La mia passione è la conoscenza
dei grandi esperimenti della Scienza.
La scuola è importante per sapere
e per gestire il tuo volere,
tra consigli, rimproveri e nozioni,
tu concretizzi le tue passioni.

È bene andare a scuola
per non diventar perdente
è bene andare a scuola
per conoscere la mente.

Le guerre, i trattati e le rivoluzioni,
Pitagora, Euclide e le equazioni,
il soggetto, il predicato e il complemento,
le rocce, le cellule e l’esperimento.
Non voglio più sentire di interrogazioni,
di verifiche, rimproveri o lezioni,
vorrei poter parlare liberamente,
urlando la mia rabbia alla gente.

Perché andare a scuola
per imparare niente?
Perché andare a scuola
per affollare la mente?


Nella vita si fanno le vere lotte,
contando ogni giorno le ossa rotte,
il mio messaggio è chiaro e fa male:
viviamo la selezione naturale.
Bisogna rispondere con buone azioni,
di fronte alle solite provocazioni,
lottare contro la peggiore ignoranza
per migliorare il mondo che avanza.

È bene andare a scuola
per non diventar perdente
è bene andare a scuola
per conoscere la gente.

Perché dover continuare a studiare
argomenti che fanno solo annoiare?
La prego di darmi un consiglio,
considerando che sia suo figlio.
Vorrei fare qualcosa di concreto
per vivere un po’ sereno e lieto.
Mi dica che tutto questo abbia un senso,
e che non è giusto tutto ciò che penso.

Perché andare a scuola
per imparare niente?
Perché andare a scuola
per affollare la mente?

Lo studio ti aiuta a ben esporre
il tuo pensiero che veloce corre.
La teoria sarà prima o poi applicata,
è necessaria per la pratica agognata.
Devi solo imparare a pazientare
ascoltando chi ti vuole aiutare.
La scuola è il tuo trampolino di lancio
nella società che richiede uno slancio.

È bene andare a scuola
per non diventar perdente
è bene andare a scuola
per conoscere la mente.


        (Gaspare Licandro)


E’ con gradito piacere che la redazione del Blog pubblica la poesia scritta dal professor Gaspare Licandro con l’intento di trasmettere ai nostri alunni il piacere del sapere, e della cultura, quale connubio tra saperi scientifico-tecnologici e saperi umanistici.
L’unità e unicità del sapere, da tempo rimarcata dalla civiltà classica, ha contraddistinto un settore innovativo dell’informatica e della robotica attraverso la rimodulazione dell’acronimo STEM (Science-Technology-Engineering-Mathematics) che è stato corretto in STEAM (dove A sta per Arts, arti intese come i saperi umanistici in generale).  E’ vero che i saperi hanno i loro linguaggi specifici e i loro codici, ma un vero studioso non può avere una conoscenza monoculturale né sottrarsi alla responsabilità sociale. Abbiamo bisogno di poesia!

lunedì 20 gennaio 2020

Educazione ambientale alla scuola Jona


Chi pensa fa la differenza


La classe 2B della scuola Jona impegnata nella raccolta differenziata.

Venerdì 10 gennaio, alla quinta ora, la 2 B ha aderito a una importante iniziativa della nostra scuola, all'interno del progetto “Chi pensa fa la differenza”, che riguarda la raccolta differenziata nel nostro plesso. Abbiamo dato un piccolo ma importante contributo al nostro quartiere, per renderlo più pulito e vivibile, dedicandoci alla pulizia dei marciapiedi e del parcheggio che si trovano nelle immediate vicinanze della nostra scuola. Ci siamo preparati adeguatamente per questa attività: ognuno di noi indossava i guanti per raccogliere i rifiuti, alcuni nostri compagni avevano a disposizione delle scope e palette, sacchi per la raccolta differenziata e pettorine fluorescenti per essere riconoscibili dagli automobilisti che passavano. Abbiamo trovato molti rifiuti abbandonati per terra, per pigrizia o per noncuranza; ci siamo stupiti e anche indignati per la grande quantità di mozziconi di sigaretta lasciati per strada. Abbiamo capito che sarebbe sufficiente un piccolo gesto di civiltà da parte di ogni cittadino per mantenere decorosa la città in cui tutti viviamo: vogliamo un mondo pulito!
Marco Bottello, Alessia Furlanetto e Sofia Salvadore (Classe 2 B)
Come ricorda Rossano Ercolini, ideatore del progetto “Passi concreti verso Rifiuti Zero” e vincitore del prestigioso Goldman Environmental Prize del 2013 (una sorta di premio Nobel per l’ambiente), i dieci passi per una rivoluzione ecologica partono proprio dalla raccolta differenziata.
Elaborati di Tecnologia sul tema dei riciclo dei rifiuti, classe 2E
(Lorenzo Budini, Matteo Decarolis, Alessia Gjonej, Alioune Samb, Emily Serra).
Le riflessioni svolte in classe, prima dell'intervento sul campo.
Il neo-civismo degli studenti della scuola Jona ci aiuta a riflettere su quanto siano importanti le azioni dei singoli individui e il rispetto verso l’ambiente nel quale tutti viviamo, comprese le altre specie. Chi pensa fa la differenza!

Il gioco dei rifiuti ideato da uno dei gruppi di 2E durante il laboratorio di Tecnologia.
(capogruppo: Alessandra Vilchez, vice: Sara Stiffi).



giovedì 9 gennaio 2020

Creativamente


Laboratori creativi alla scuola Jona



CreativaMente” è il nome del laboratorio che si è svolto ogni giovedì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 16:30 nei mesi di novembre e dicembre presso la scuola Jona. L’atelier creativo è stato pensato e realizzato dai docenti di sostegno Giulia Farris, Giulia Cinerario, Maria Vallone e Desirée Pappagallo, aventi come referente del progetto la docente Giuliana Masenga. Insieme al progetto Favolandia e al progetto Autonomie, questa iniziativa è stata pensata sia per favorire una maggiore inclusione degli alunni con difficoltà, sia come progetto pilota per una eventuale creazione di uno “spazio aperto” pomeridiano, ad uso di tutti quegli alunni che non hanno opportunità di socializzazione tra pari al di fuori dell’orario scolastico. Durante il laboratorio i ragazzi si sono cimentati nella realizzazione di alcuni oggetti ornamentali natalizi e, successivamente, nell’ esecuzione di semplici esperimenti scientifici atti a stimolare la loro curiosità e il pensiero logico-pratico. L’attività posta in essere ha riscosso un gran successo e non si esclude che possa essere riproposta il prossimo anno con una nuova edizione creativa.


mercoledì 8 gennaio 2020

Prove tecniche di giornalismo


Giornalisti per un giorno

"Prove tecniche di giornalismo" è un progetto nato nel 2017 in collaborazione con Noi di San Domenico, supplemento della Gazzetta d'Asti. Si tratta di una bellissima opportunità, accolta ogni anno con entusiasmo dagli studenti, che permette loro di sviluppare competenze linguistiche e, soprattutto, di scoprire e valorizzare il proprio territorio.
Si ringraziano pertanto il giornalista Paolo Viarengo e il direttore della Gazzetta d'Asti Don Dino.



Nel numero di dicembre 2019, le alunne Ilaria Rrusho e Stefania Pistulli di 2F hanno scelto di raccontare la loro emozione per avere incontrato come "inviate" (ma prima ancora come fan!) Ermal Meta, ospitato ad Asti dall'Associazione AssoAlbania.

Come imparare il francese divertendosi

  Je en jeu Si è concluso venerdì 23 febbraio il gemellaggio realizzato tra 20 studenti di una classe terza del Collège Jacques Prévert pa...