martedì 12 maggio 2020

La scuola Jona ai tempi del COVID-19

La vita scolastica della Jona ai tempi del coronavirus


Sono trascorsi più di due mesi dalle festività di Carnevale quando, anziché rientrare a scuola per svolgere le normali attività didattiche, ci siamo ritrovati tutti segregati in casa ad affrontare la DAD!
Non preoccupatevi, fortunatamente non stiamo parlando di una malattia, ma dell'acronimo della “didattica a distanza”, che sino al termine dell'anno scolastico sarà la prassi, la nostra nuova normalità. Chissà quando il mondo della scuola si renderà conto che l’abuso delle abbreviazioni linguistiche non agevola la comunicazione!
Ognuno di noi si sta misurando con una straordinaria prova di resilienza: nel rimodulare le attività da remoto i docenti si sono scontrati sia con le difficoltà legate alla connessione di rete, sia con alunni già pronti alle vacanze e mamme così affezionate alla vita scolastica al punto da svolgere test e verifiche al posto dei propri figli.
Ma come stanno vivendo il cambiamento i nostri ragazzi?

Molti di loro hanno espresso i propri sentimenti attraverso un elaborato grafico o realizzando mascherine artigianali, altri si sono divertiti a giocare con le parole creando filastrocche e riflessioni personali, e c'è anche chi ha affidato il proprio pensiero in lingua francese. Vi proponiamo le loro produzioni, con l’auspicio che tutti capiscano l’importanza dell’impegno individuale, soprattutto in una fase di adattamento - sociale, economico e culturale - come quella che stiamo vivendo.
Video delle classi: 1H, 1G, 2G, 3G.

Filastrocca in quarantena
In una giornata di febbraio sei arrivato
e a tutti noi la vita hai cambiato.
Dall'oggi al domani ci hai tolto la libertà
e dopo quasi due mesi siamo ancora qua
a sperare che qualcosa cambierà.
A noi ragazzi hai tolto lo sport, la scuola, gli affetti
e oggi inizio a sentirne gli effetti:
vorrei un amico con cui giocare,
la palla da tennis da poter lanciare,
vorrei la mia classe con cui in questi mesi ho condiviso tutto,
ciò che mi è accaduto di bello e di brutto,
vorrei fare una gita in montagna o al mare,
lavorare ai tanti progetti da realizzare.
Poi, però, penso che se a casa devo stare
anche qui ho qualcosa da fare,
tante cose che non ho mai apprezzato
e che invece in queste giornate mi hanno accompagnato:
fare una torta, potare una pianta,
passare ore a pensare o a leggere, chiuso in una stanza,
in compagnia del gatto e del cane
miei compagni ormai da settimane;
ma anche sedersi in giardino a guardare un tramonto, le rondini, il vento
e pensare alle emozioni che sto vivendo,
in questo periodo particolare
in cui tutto sembra surreale.
Quando tutto sarà superato,
quest’esperienza ci avrà insegnato
che la vita non è sempre ciò che avevamo immaginato:
a volte accadono cose a cui nemmeno lontanamente avevamo pensato.
Ora non ci rimane che sperare
di riprendere a navigare;
abbiamo imparato le piccole cose ad apprezzare
sarà un vivere diverso e particolare;
avremo tutti un po' più di paura
ma certo non potremo indossare un’armatura,
dovremo stare solo un po' più attenti
potremmo ammalarci altrimenti,
perché il virus non guarda in faccia a nessuno
giovane, anziano, ricco, povero, biondo o bruno.
Ma sono sicuro che un lieto fine ci sarà
perché l'intelligenza dell’uomo trionferà,
e quando il COVID 19 sconfiggerà
noi riavremo la nostra libertà.
Lorenzo Accornero, 3C
Corona
Etciù! Basta uno starnuto,
Sia pure contenuto,
Ad allertar chi più è avveduto
E seguendo il proprio fiuto,
Si va dritti in farmacia
Sperando sia solo allergia.
Ti chiamano Corona
E sei il problema che ci ossessiona,  
E anche se mi condizionerai la vita ancora per parecchio,
Perché un bacio, una carezza
Getteranno nell'incertezza,
Io così non ci invecchio!
Fabio Aiello, 3C
Amuchina e mascherine
Amuchina e mascherine
son per ora le nostre uniche medicine.
A causa del virus siam chiusi in casa
perché ogni città ormai ne è invasa,
E sopportiamo restrizioni dure
per evitare altre sventure.
Indi al termine della pandemia
speriamo di poter vagare in allegria
Victoria Vommaro, 3C

Dentro una scatola
Ero chiuso in una scatola.
Non so per quanto tempo ci sono rimasto, so che era buio e sentivo voci.
Voci di altri, chiusi in altre scatole.
Sentivo piangere, sentivo sbuffare, sentivo chi si lamentava di non poter andare a correre e chi sentiva la mancanza degli amici.
Qualcuno piangeva più forte, perché c’erano scatole che da piene sono diventate vuote.
Adesso che sono fuori dalla scatola, vedo la luce, sento le risate, sento di nuovo l’odore dell’erba e del traffico del mattino all'ingresso della scuola.
Tornerò a correre dietro ad un pallone e alla sera, ogni tanto, riaprirò la mia scatola.
Sarà la scatola dei ricordi, perché anche se brutti, sono momenti, sensazioni e giorni che non voglio dimenticare.
Francesco Bertoia 1C


Il mondo di Lorenzo
Il mondo sta vivendo una situazione particolare e non tornerà più a vivere come prima. Abbiamo dovuto stravolgere il nostro stile di vita, le nostre abitudini e abbiamo sperato che tutto questo fosse qualcosa di passeggero, di breve durata. Invece, questo virus è diventato un parassita in tutti i campi: economico, sanitario, sociale e politico. Gli anziani sono le persone più colpite dal virus e sono più a rischio di morte, perché sono i più deboli. Per noi ragazzi la vita è stata stravolta perché non andiamo più a scuola e non possiamo vedere i nostri amici, però possiamo incontrarci virtualmente, un mezzo tecnologico che manca invece ai nostri nonni.
In tutto il mondo gli scienziati stanno cercando una cura per questa bruttissima malattia e io sono fiducioso che presto la troveranno e così torneremo ad essere tutti più felici.
Andiamo tutti uniti a passo spedito verso il futuro e la nostra rinascita. Crediamoci!
Lorenzo Cupo, 3E


Disegni di: Ilaria Ferraris, Beatrice Rinaldi, Sofia Sangiovanni, Aurora Tacchino (1D), Noemi Marino, Marsjol Tafani (1E), Caterina Aimone, Tommaso Secci, Giorgia Corrieri (1F), Tommaso Masenga,  Nora Silki (2D), Leila Bllani, Matteo Decarolis, Alessia Gjonej, Sara Stiffi (2E), Giorgia Manzoni, Marta Valle, Irene Pezzuto (2F), Sofia Serra (3D), Giulia Mattina, Elisa Pisana (3E).

Le riflessioni scritte in lingua francese dagli alunni delle classi 2B, 2E, 2G,  le trovate nella bacheca virtuale cliccando sul seguente link:

Coniugare il futuro per dar voce ai desideri


Il mondo che vorrei
Il mondo che vorrei trovare è un mondo più cosciente.
Sicuramente nessuno ha mai vissuto un'esperienza simile e sicuramente nessuno vorrebbe mai viverla.
Vorrei che, dopo questa esperienza, tutti capissero il valore delle piccole cose che sembrano scontate, come incontrare gli amici, fare una passeggiata o andare a scuola.
A tutti manca la nostra routine.
In questo periodo l'inquinamento si sta riducendo: vorrei che, dopo la quarantena, non si ricominciasse a fare lo stesso errore di prima, perché il mondo è unico, bisogna prendersene cura senza produrre gas e rifiuti, inutilmente. In fondo tutti sarebbero più felici se vivessimo in un ambiente pulito.
Vorrei trovare un mondo come "l'Isola Che Non C'è" descritta nella canzone di Edoardo Bennato: senza guerre e inimicizie, in cui tutte le persone si vogliono bene.

Irene Banaudi, 2B
Ciò che vorrei ritrovare
Alla fine di questa emergenza, io vorrei trovare molti aspetti nuovi e ritrovarne altri.
Vorrei ritrovare il profumo di ragù quando entrerò nella cucina di mia nonna, vorrei ritrovare la gioia, la sincerità e anche meno inquinamento.
Vorrei trovare molta felicità e molti sorrisi nei volti di ciascuno, quando questa emergenza sarà finita. Vorrei trovare meno inquinamento: infatti quando noi eravamo "rinchiusi" in casa gli animali ci ringraziavano e potevano vivere meglio, perché noi umani non potevamo inquinare.
Vorrei trovare i parchi e le strade senza immondizia buttata per terra, il mare, i fiumi e i laghi puliti e senza plastica che galleggia per l'oceano formando isole enormi.
Ma la cosa che vorrei trovare di più è la felicità, la gioia e la festa.

Alessia Furlanetto 2B


Le mascherine della 1G, qui quella di Giada Messina.
Un particolare ringraziamento ai professori: Barone, Busco, Cariati, Cutelli, Della Libera, Furnari, Grattarola, Lizzi, Malfatto, Negro, Oddone, Romagnoli, Rotella.


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