GUARDIAMOCI IN FACCIA!
Dal ritratto
romano, al selfie, all’autoritratto
L’impulso
di rappresentare graficamente una persona risale alla notte dei tempi: le
radici della ritrattistica si possono rintracciare in epoca preistorica, l’enorme
produzione artistica di questo genere pittorico spazia temporalmente dall'antichità al giorno d’oggi con una vasta gamma di funzioni, stili e
caratteristiche.
I
romani appresero l’arte di ritrarre le persone (visi e busti) dai greci e dagli
etruschi, riuscendo a realizzare ritratti molto realistici dotati di forti
valenze caratteriali, psicologiche ed espressive. La ritrattistica scultorea
romana costituisce una ricchissima galleria di “tipi umani”.
Nel
quadro dell’evoluzione della ritrattistica, il genere “autoritratto” inizia a
comparire in epoca medievale, per affermarsi con dignità artistica nel corso
del Rinascimento grazie ai grandi pittori dell’epoca, anche se si ha notizia di
qualche significativo esempio in ambito greco.
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Autoritratti di 1B |
Gli alunni
di 1A, 1B e 1C si sono cimentati nella realizzazione grafica del proprio
autoritratto. Il percorso è partito dallo studio della ritrattistica romana per
approdare, attraverso un selfie con lo
smartphone, all'autoritratto eseguito
alla maniera dell’artista inglese Julian
Opie. L’artista realizza i suoi ritratti con pochissimi dettagli, con linee
semplificate, contorni netti e spessi e colori a campiture piatte.
Gli
autoritratti degli alunni, al pari dei ritratti dell’artista inglese, sembrano
tutti uguali, ma … guardateli bene! Sarete sorpresi nel constatare come essi
siano riconoscibili e molto espressivi. “Indovina chi?”. Prova!
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Autoritratti di 1A |
Prof.ssa Maria
Rotella
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