giovedì 19 giugno 2025

Accendiamo i nostri laboratori!

 

LABORATORIO DI ELETTROTECNICA:

 UN’OPPORTUNITA’ PER CONOSCERE E AFFRONTARE UN’IMPORTANTE DISCIPLINA UTILE PER IL FUTURO

 

Per il secondo anno consecutivo le classi 3A, 3B e 3C della scuola media Jona, seguiti dalla prof.ssa Loria, hanno avuto la possibilità di vivere una breve esperienza teorica e laboratoriale di elettrotecnica che gli ha permesso di affrontare una tematica importante che molti di loro si troveranno ad affrontare nel loro prossimo percorso di studio prima, di lavoro poi e, in generale, nella vita.

 

   

     Circuito in serie                                            Circuito in parallelo

 

Preceduto da una lezione teorica con accenni a concetti di base come la conoscenza di cos’è l’elettricità, di quali sono i diversi tipi di circuiti e come questi funzionano e l’introduzione alle leggi di Ohm, si è poi passati all’esperienza laboratoriale affrontando un interessante compito di realtà divisi in gruppi.

Si è partiti dall’assemblaggio delle componenti principali di un circuito elettrico per poi passare alla programmazione digitale con codice specifico, giungere all’attivazione e al test di funzionamento di tale dispositivo.

L’esperienza si è conclusa con la possibilità di provare a personalizzare il proprio progetto e metterlo in funzione.

L’attività del semaforo stradale è stata svolta con un apposito kit fornito dalla scuola dove gli elementi base usati sono stati dei LED (rappresentanti i 3 colori delle luci del semaforo), delle resistenze, dei jumper (cavetti usati per collegare le varie componenti), una breadboard e una scheda elettronica per creare e mettere in funzione dispositivi interattivi.

Sempre di più il nostro futuro si baserà su applicazioni elettriche e informatiche.

Perchè non iniziare fin da ora a conoscere questo ambiente in “piccole dosi” e provare a capire se fa per voi?  

 

Attività laboratoriale del circuito elettrico per un semaforo stradale

 



martedì 17 giugno 2025

Il podcast della 2H: che emozione!

 

Emozioni da ascoltare

Nel corso dell’anno scolastico 2024-25, guidati dal desiderio di promuovere la consapevolezza di sé e dell’altro, abbiamo avviato un’Unità di Apprendimento centrata sul riconoscimento, la comprensione e l’espressione delle emozioni fondamentali. Tale percorso, concepito in un’ottica inclusiva e laboratoriale, ha inteso coniugare il sapere cognitivo con l’esperienza emotiva, valorizzando la dimensione affettiva quale fondamento della crescita personale e relazionale degli studenti.

Le emozioni in fumetto.

Attraverso attività mirate — quali letture espressive, circle time, visione di brevi cortometraggi, giochi cooperativi e riflessioni guidate — ciascun alunno ha potuto riconoscere e nominare le emozioni basilari (gioia, rabbia, tristezza, paura, sorpresa e disgusto), cogliendone le sfumature, le manifestazioni corporee e le implicazioni sociali.

Il percorso si è concluso con la realizzazione di un prodotto multimediale: un podcast in più episodi, nel quale gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, hanno dato voce alle emozioni, narrandole attraverso testi originali, dialoghi, musiche e suoni evocativi. Tale attività ha rappresentato non solo la sintesi del lavoro svolto, ma anche un’occasione preziosa per esercitare competenze trasversali quali la collaborazione, l’ascolto attivo, l’empatia e l’autoefficacia comunicativa.

L’intero progetto ha riscosso un vivo interesse da parte degli alunni, stimolando in essi un rinnovato senso di partecipazione e appartenenza, nonché un’accresciuta consapevolezza del proprio mondo interiore.

Podcast


giovedì 12 giugno 2025

Non cadere nella rete: goditi il tuo tempo!

Gran finale alla media Jona con il progetto “Un patentino per lo smartphone”


È arrivata alla quinta edizione la manifestazione legata alla sensibilizzazione degli studenti dell'IC 1 di Asti all’uso consapevole della rete.  Infatti, anche quest’anno gli alunni di prima media della scuola Jona, hanno salutato la fine delle lezioni con un immancabile appuntamento: l’assegnazione del “patentino” per lo smartphone.

Per prendere il patentino i ragazzi hanno dovuto imparare che scrollare e vedere molti video brevi inficia la plasticità del cervello, la loro capacità di concentrazione; che esiste una netiquette, ovvero un insieme di regole informali che disciplinano il buon comportamento di un utente sul web, specie nel rapportarsi agli altri; che occorre monitorare il tempo di utilizzo degli schermi, perché la percezione che se ne ha è spesso molto inferiore rispetto alla realtà; a non inviare né richiedere foto intime; a condividere le password con i propri genitori e a decidere insieme a loro quali app installare. Bisogna imparare a usare lo smartphone e il web senza essere usati da loro e per qualsiasi problema si può chiedere aiuto a un adulto. 


Il percorso educativo, che ha coinvolto insegnanti e genitori delle otto classi prime dell’istituto, è stato infatti realizzato grazie a un’iniziativa regionale nata dopo la legge del 2017 sul cyberbullismo.

I ragazzi, al termine del percorso, si sono sottoposti a un test. Chi lo ha superato ha conseguito la patente e per ufficializzare il momento sono intervenuti in rappresentanza delle istituzioni coinvolte nel progetto il sindaco Maurizio Rasero, l’assessora all’istruzione Loretta Bologna, la Polizia Postale, le referenti del servizio per le Dipendenze ASL AT, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti, l’ARPA e l'Associazione Manicolorate.

L’esigenza di potenziare le azioni formative e didattiche sull’utilizzo dei device si rende ogni anno più urgente, soprattutto a causa dell’utilizzo sempre più precoce cui sono esposti i bambini. La complessità del momento attuale necessita di attenzioni specifiche, di linguaggi, di comportamenti e di esempi che la nostra generazione non sempre è in grado di capire e di offrire. Occorre, pertanto, costruire una comunità educante, rinsaldare un sodalizio di intenti tra genitori e scuola per favorire consapevolezza e responsabilità nell’uso dei device, per prevenire quei rischi della rete, a volte sottovalutati, come dipendenze, cyberbullismo, sexting, hate speech che generano situazioni spiacevoli, se non drammatiche, di cui la cronaca offre purtroppo numerose testimonianze.

Ecco perché l’impegno della Jona e delle istituzioni coinvolte nel progetto è proprio quello di responsabilizzare e sensibilizzare ragazzi e genitori all’utilizzo dei dispositivi, senza perdere di vista che si tratta di strumenti utili, ma non essenziali nelle vite dei più piccoli.

Proprio in tal senso, a far da cornice all’evento, è intervenuta la band musicale “Che Emoz.Jona” creata dai professori Di Cianni e Inserra con la collaborazione dei professori Schillaci e Antellini. Alunni e insegnanti della Jona si sono esibiti alle tastiere, al basso e al mandolino accompagnando le applauditissime prove canore di tre alunni che hanno saputo emozionare i presenti, dimostrando come una passione individuale possa diventare momento di aggregazione, di incontro e anche una validissima alternativa alle molte ore che i ragazzi sprecano incollati ai loro cellulari.

Senza demonizzare gli strumenti digitali che fanno ormai parte della nostra quotidianità, dobbiamo tutti ricordare che chat, social, applicazioni sembrano validi momenti di socializzazione, ma la spontaneità di un sorriso e di un gesto di incoraggiamento reali vale più di mille LIKE.







Accendiamo i nostri laboratori!

  LABORATORIO DI ELETTROTECNICA:  UN’OPPORTUNITA’ PER CONOSCERE E AFFRONTARE UN’IMPORTANTE DISCIPLINA UTILE PER IL FUTURO   Per il sec...