martedì 3 giugno 2025

L'amore fa commedia alla Jona

 

Se nel domani c’è un po’ di ieri, oggi lo sai !

Il cast della Jona 2024-2025.

Prima o poi tutti ci caschiamo, inciampando in quel dirompente e inafferrabile sentimento che chiamiamo amore.

Questo è il tema della frizzante commedia musicale di fine anno che la scuola Jona ha rappresentato dal 27 al 29 maggio 2025, grazie alla regia del prof. Dario Inserra coadiuvato da un nutrito gruppo di collaboratori: per le riprese, le interviste e il montaggio il prof. Bellitta e la prof.ssa Caputo dell’Istituto d’Arte, per le coreografie le prof.sse Valeria Parello e Marianna Rosella, per le scenografie i proff. Beatrice Bella, Federica Stella, Gianluca Assandri e gli alunni di “Ci ri-pensiamo noi”, oltre alla partecipazione straordinaria degli ex alunni Jona (Alice Maressa, Noemi Filizzola, Iris Dondi, Edoardo Piazza e Rebecca Piermarino come aiuto regia).

Quest’anno lo spettacolo si è caricato di significati aggiuntivi, perché la struttura narrativa a tratti irriverente, che si sviluppa secondo tanti brevi flash, presenta il sentimento dell’amore in tutte le sue sfaccettature e le situazioni tipo, come i primi battibecchi, la vita quotidiana, i rapporti con i figli, l’amore che finisce, la vedovanza, e tanto altro con lo scopo di ricordarci che “se nel domani c’è un po’ di ieri, oggi lo sai!”, titolo della commedia che riprende una citazione dell’autobiografia di Gabriel Garcia Marquez “Ciò che conta nella vita non è quello che ti succede, ma quello che ricordi e come lo ricordi”.

Il regista ha voluto così ironicamente sottolineare una massima della filosofia stoica, ossia “non è ciò che ti accade, ma come reagisci che conta”. Molte cose non sono sotto il nostro controllo, ma abbiamo sempre il potere di scegliere come rispondere agli eventi e questo insegnamento la nostra scuola lo ha avuto proprio da un’alunna della classe prima, Chiara, che con coraggio ha saputo combattere una brutta malattia dimostrando che ciò che conta nella vita non è quello che ti succede ma come reagisci a quel che ti succede, come in amore, a tal punto che lo spettacolo nasce proprio dall’esperienza di Chiara, tra le protagoniste della commedia musicale.

Al microfono Martina Prenga e il corpo di ballo.

Lo spettacolo, che è risultato vincitore del Concorso “Insieme per suonare, cantare, danzare e recitare” di Omegna, sezione Teatro 2025, si apre con il brano di Emma Marrone “Femme Fatale”, cantato dalla bellissima voce di Martina Prenga e accompagnato dal corpo di ballo della scuola, con lo scopo di partire dal tema dei ricordi, come quelli scatenati da una storia d’amore tormentata e burrascosa.

Iris Dondi, Edoardo Piazza, Alessia Toscano e Mia Rossi.

Il lavoro teatrale muove da una domanda complessa: qual è l’origine dell’amore? L’amore ha inizio con la creazione del Cosmo, come narra il libro della Genesi “… e luce fu”, recitano Iris Dondi, Edoardo Piazza, Alessia Toscano e Mia Rossi, illustrando al pubblico un sentimento che talvolta assume tratti turbolenti, perfino contradditori: “non mi importa quanti uomini mi corteggeranno, io ne troverò uno che non mi vuole e me ne innamorerò follemente!”, “Se una donna ha ragione, ha ragione, se un uomo ha ragione, è single!”. In definitiva, l’amore è lo scherzo più antico del mondo, eppure ci cascano tutti! 

L'attrice Alessia Toscano.

Sulla scena è ancora Alessia Toscano a presentarci come l’amore sia imperfetto, pieno di errori, persino Dio potrebbe aver sbagliato qualche volta, no? A giudicare dall’aspetto dell’ippopotamo e dell’elefante o dall’ira che ha scatenato verso i primi figli del Padre Celeste, ossia Adamo ed Eva. 

Da qui scaturisce il peccato originale, portandoci a riflettere sul fatto che l’amore è anche tentazione, seduzione, come il serpente che inganna Eva e Adamo, portandoli a mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, nel giardino dell’Eden. A questo punto il serpente della tentazione personificato dalla sinuosa ballerina Noemi Filizzola entra in scena sulle note di “Ti basta solo un sì” tratte dal musical Georgie e abilmente modulate dalla brillante voce di Brayan Sadiku.

Il cantante Brayan Sadiku con il corpo di ballo e la ballerina Noemi Filizzola.

Il testo del brano evidenzia ciò che sostenevano i poeti latini, ossia che l’amore è il nemico di qualunque “modus”. L’amore è, appunto, smodato, non vuole costrizioni e restrizioni, rompendo persino l’ordine della natura: “Ti basta poco per salvarti amore mio, ti basta un sì” può indicare un invito a liberarsi da una relazione tossica, potrebbe indicare l’ossessione per una persona amata, in ogni caso è un invito a prendere consapevolezza di una situazione difficile, riconoscendo eventuali segnali di pericolo, come purtroppo testimoniano le quotidiane notizie di cronaca nera.

A mutare la scena è il corpo di ballo che, sorreggendo i corpi dei due personaggi biblici impersonificati da Sofia Pascali e Stefano Gianti, introduce sul palco l’ironica scena dell’anelato primo appuntamento (nella speranza che arrivi presto il secondo), e poi il primo bacio, che tuttavia ci porta al primo litigio e, ahimè, alla prima separazione.

Sofia Pascali e Stefano Gianti nel ruolo di Eva e Adamo.

Il tempo scorre sui passi di tre charros, i tradizionali cowboy messicani impersonati da Brayan Sadiku, Leonardo Feroleto e Alessio Battistuta. Sviluppata sul canone dell’ironia e del sarcasmo, la scena ci porta nel Rinascimento, dove i due amanti Leonardo da Vinci (Aurelio Amerio) e Lisa Gherardini (Fibi Selwanes) si incontrano per un appuntamento a cena. Il primo incontro è sempre complicato, quali argomenti intavolare? Cosa rispondere ad eventuali domande su interessi personali? Le regole del seduttore forse non esistono, ma l’ironia ci salva sempre dall’imbarazzo.

Aurelio Amerio e Fibi Selwanes con i tre charros.

L’amore non ha genere, né sesso, né età, è universale e si manifesta in molti modi tra persone di qualsiasi genere o radici culturali, questo ci anticipa l’intermezzo delle nostre acrobatiche ballerine che, sulle note di “It’s raining men”, saltano realizzando colorate coreografie che incantano il pubblico.

Il mitico corpo di ballo.


“Io sono il meglio, le donne le ammalio, con gli occhi le spoglio, son maschio”, ed ecco che sale sul palcoscenico quel vanitoso e capriccioso generale di Napoleone Bonaparte (Tomas Vargas Lomeli) che con goffa eloquenza cerca di sedurre la graziosa Giuseppina Beauharnais (Mia Rossi). L’amore è anche questo, a volte è doloroso e appassionato, dal primo incontro fino alla rottura. L’amore è contraddizione, sproposito, offesa, sospetto, conflitto, tregua, guerra e di nuovo pace.

Mia Rossi e Tomas Vargas Lomeli.

L’amore, come la vita, è una successione di eventi diversi, ma il tempo che conta davvero è quello della memoria. La memoria fa la differenza, come quando ci troviamo a combattere contro qualcosa di pericoloso per la nostra salute, e alla fine ci chiediamo: cosa merita essere ricordato? Anche nelle difficoltà ci sono ricordi che ci rendono felici, quindi la nostra vera ricchezza non è quella materiale, ma quella chiusa nella cassaforte della nostra mente. 

“Anima mia, portami via, sopra un ricordo di sana follia. Malinconia, mia terapia. Tuffati, amore, nel nostro mare. Che di ricordi mi voglio affogare. Se nel domani c’è un po’ di ieri, oggi lo sai”. Ci fa riflettere la melodia del brano Frutta Malinconia di Francesco Gabbani, cantata da Stefano Gianti e accompagnato dal balletto di Beatrice Ratti e Sofia De Vincenti.

Il cantante Stefano Gianti accompagnato da Beatrice Ratti e Sofia De Vincenti.

L’amore è dovunque, è sensualità ma è anche attesa, smarrimento della ragione, allora in molti si affidano a luoghi di incontro, come le vecchie agenzie matrimoniali sorpassate oggi dai numerosi siti di incontri online. È così che sulla scena si susseguono le situazioni tipiche del primo appuntamento. Come iniziare una conversazione interessante e rilassata? Come far colpo, magari citando le frasi dei vostri film preferiti? Oppure parlare di cose che vi appassionano, facendo domande aperte per conoscere l’altra persona, senza aver paura di esprimere le proprie opinioni? La banalità è dietro l’angolo perché l’amore porta anche frustrazione: la persona desiderata, in fondo, non si potrà mai assumere come il cibo, ma solo come immagine astratta, l’esatto opposto di ciò a cui il desiderio ci spinge. (in scena: Viola Priamo, Alessia Toscano, Giulia Gosetti, Giulia Poli, Iris Piga, Gabriele De Toma, Edoardo Amerio, Sofia Pascali, Matilde Rossi e Chiara Rabbione col cane).

L'attrice Chiara Rabbione e il peluche che l'ha accompagnata durante la sua battaglia.

L’emozione del primo bacio l’abbiamo provata tutti: quella sensazione mista di timidezza, eccitazione e scoperta, un mix che rimane impresso nella nostra memoria soprattutto quando coincide con la persona a noi più cara, questo è il filo rosso del destino che malgrado il tempo, le circostanze e le distanze, può allungarsi, annodarsi ma senza mai spezzarsi (in scena: Giulia Gosetti e Edoardo Amerio).

Edoardo Amerio e Giulia Gosetti.

Cambia l’ambientazione e rimaniamo stregati dal duetto di Brayan Sadiku e Martina Prenga che, con la coreografia di due eccellenti ballerine, Anna Critelli e Vanessa Stabile, ci portano a ragionare sulla complessità delle relazioni, siano esse amorose o affettive. I rapporti personali influenzano la nostra crescita, come possono testimoniare molti insegnanti, sia osservando lo sviluppo dei propri alunni, sia riflettendo sulla propria crescita professionale, come quando la vita ci porta a fare delle scelte, separandoci da un contesto a noi caro, fatto di amicizie, stima e relazioni educative felici, creando in noi un senso di nostalgia e di caro affetto.

Al microfono Brayan Sadiku e Martina Prengacol balletto di
Vanessa Stabile e Anna Critelli.

Ci sono cuori sempre in preda alla passione, che restano inebriati e straziati dalla forza della seduzione e dal suo vorticoso fluire; cuori capaci di innamorarsi di ogni sorriso fuggitivo come ci si innamora del canto delle cicale ad agosto o dallo sbocciare dei primi fiori di mughetto, la cui durata però è assai breve. Passioni fugaci come alcune relazioni amorose, dove i malcapitati non riescono nemmeno ad accorgersi dell’istantanea rottura di un rapporto. (in scena: Alessio Battistuta, Iris Piga, Leonardo Feroleto, Sofia De Vincenti).

Alessio Battistuta, Leonardo Feroleto, Sofia De Vincenti, Iris Piga.

L’amore è spesso al centro dei talk show, con programmi televisivi dedicati a coppie in crisi oppure a chi cerca l’anima gemella, talvolta arrivando a situazioni estreme come l’amore in carcere, quello presentato dai nostri giovani attori Alessio Battistuta, Leonardo Feroleto, Viola Priamo e Matilde Rossi.

L'amore nei talk show.

Interpretazione dopo interpretazione, arriviamo al passo più importante e impegnativo della relazione amorosa, quello che ci lega a qualcuno con un contratto: il matrimonio. Un momento carico di emozioni e di ansia, che la bravura del gruppo di ballo riesce a rendere magistrale nella coreografia di una scena nuziale in cui la sposa viene presentata trionfalmente al proprio amato.

Scena da un matrimonio.

E una volta genitori … quante aspettative per i propri figli!

A prendersi la scena sono tre mamme (Fibi Selwanes, Arianna Dal Bello, Sofia De Vincenti), sedute in un parco con i propri bimbi in grembo, impegnate in una conversazione in cui ognuna di loro cerca di millantare presunte e alquanto improbabili prodezze dei piccoli bambini, ancora ignari di cosa li aspetti nella vita (i neonati: Tomas Vargas Lomeli, Edoardo Amerio, Brayan Sadiku).

Il delirio delle mamme.

I nostri ragazzi hanno tentato di rispondere anche a un’altra domanda molto attuale: come si trasforma la relazione amorosa quando la vita di coppia è sommersa da impegni e tecnologie che pervadono e condizionano la sfera privata? Ce ne danno qualche esempio Tomas Vargas Lomeli e Beatrice Ratti nella scena di un fine giornata che ricorda i celebri duetti tra Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.

L'incomunicabilità nei rapporti.

Siamo umani, e come tali non destinati all’eternità, così il tema dell’amore ci porta indissolubilmente a quello della morte, con un balletto collegiale che mette in scena la caducità delle cose.

La grinta del nostro corpo di ballo.

L’amore può anche essere visto come una forza vitale che resiste alla morte, capace di superare i limiti fisici materiali nel ricordo della persona amata, come si evince dalla satirica scena del funerale, col ricordo del caro compianto (Beatrice Ratti). 

Ironia della sorte, c’è anche chi prova a instaurare nuove relazioni amorose alla veglia funebre di un docente, che il regista ha inserito sul copione, allungandone così la vita reale (sul palco: Valentino Dassano e Giulia Poli).

Un corteggiamento un po' fuoriluogo!

L’amore è un apostrofo rosa tra le parole t’amo, ma è anche cadere per ritrovarsi, tuttavia amatevi tutti! Trovate una persona da amare, che pensate sia perfetta, ma poi passerete tutta la vita a cercare di capirla, recitano Iris Dondi, Edoardo Piazza, Alessia Toscano, Mia Rossi.

Parole sagge!

Volete sapere se lo spettacolo mi è piaciuto? Certamente, sono anche risuscitato cinque volte per poterlo vedere! La commedia ha conquistato tutti, dal pubblico in Auditorium Jona agli attori di Zelig (Fabrizio Fontana, Marco Berry, Corinna Grandi, Gianluca Impastato, Vima, Paolo Ruffini e Fabrizio Brignolo) che si trovavano al teatro Alfieri e che hanno voluto mandare un messaggio di incoraggiamento all’attrice protagonista Chiara e all’associazione UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini), a cui la scuola ha donato un contributo. Un gesto coerente con lo spirito dello spettacolo, che ha indagato le innumerevoli sfaccettature dell’amore.

E con questo è arrivato il momento di congedarci, per me si chiude il sipario ma “the show must go on”.

Alessandro Cutelli

 

Il nostro cast:

Ballerini

Falvella Aurora 1C, Critelli Anna 3F, Situshi Fernando 3H, Stabile Vanessa 3A, Cognetto Serena 2C, Piermarino Riccardo 3A, Provera Giorgia 3H, Sofia Morello 1H, Varvelli Laura 1B, Provera Anna 3F, Koci Noemi 2G, Alice Maressa ex Jona, Noemi Filizzola ex Jona.

Cantanti

Prenga Martina 1F, Sadiku Brayan 2F, Feroleto Leonardo 3A, Gianti Stefano 3H.

Attori

De Vincenti Sofia 2F, Toscano Alessia 1C, Dal Bello Arianna 2C, Selwanes Fibi 2D, Amerio Edoardo 2H, Amerio Aurelio 3G, Ratti Beatrice 2F, Dassano Valentino 3A, Vargas Lomeli Tomas 2H, Gosetti Giulia 2F, Poli Giulia 2F, Piga Iris 3G, Rossi Mia 2D, Battistuta Alessio 2G, Priamo Viola 2F, Pascali Sofia 1E, Rossi Matilde 3D, De Toma Gabriele 3C, Ambra Scano 3C.

Scenografi di Ci ri-pensiamo noi

Dell’aversano Sofia, Zuccone Stella, Gioele Jnai, Villata Viola, Coppola Samuele, Cacciatore Camilla, Fassio Alice, Fiumara Rebecca, Mersini Aferdita, Muscato Carola, Natale Giada, Rapetti Federico, Sadiku Daniel, Sicurello Aurora, Rivera Torres Maria, Grea Chiara, Llangu Moena, Beganovic Emily, Passavanti Giulia, Cavallo Ilaria, Donaire Abigail, Bzeta Alessia, Di Marco Serena, Maggio Lorenzo, Hoque Mostakimul, Pietropaolo Marika, Sozzani Giorgia, Pecora Adele, Dushku Roana, Ramundo Beatrice, Samyh Fahd, Sorba Carolina, Sahrane Malak, Zhao Xinyi (Sofia), Maggio Rebecca, Giacomelli Irene, Giacomelli Alessia, Ouhami Asia, Marchetti Iris, Sicurello Sabrina, De Luca Arianna, Alessandria Giulia, Scozzaro Simone, Morreale Eva, Pantarolo Emma, Pascariello Victoria, Rabbione Gabriele, Rabbione Chiara, Pjetri Sidorela, Argenta Leonardo, Gramaglia Viola, Kasa Aurora, Alessandria Emma, Murru Alba, Sangiorgi Gaia.

Backstage.




8 commenti:

  1. Ho amato tutto di questo progetto 🥰 Un percorso intenso e pieno di meraviglie 💫 Grazie Alessandro per la dettagliata, professionale e poetica recensione ❤️

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  2. Pur non avendo visto lo spettacolo, è quasi come se vi avessi assistito di persona, tanto è ricca ed efficace la bella recensione di Alessandro, sempre bravissimo nel racconto e a tratteggiare emozioni e sentimenti.Complimenti ai ragazzi e agli insegnanti!

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  3. Bravi i ragazzi per il talento e per il
    meritato successo di un progetto così impegnativo. Bravi gli insegnanti per questo pezzo di vita insieme ai loro alunni e bravo a te Alessandro per lo splendido, appassionato racconto : è come essere li!

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  4. Attraverso questa bellissima recensione si capisce lo spessore del progetto in cui si parla di educare a positive reazioni di fronte alle avversità della vita, all' importanza del saper comunicare le emozioni belle o brutte possano essere....ma si comprende anche la sensibilità di chi l'ha scritta! Complimenti davvero a tutti.

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  5. Complimenti per le scelte tematiche di questo ambizioso progetto che aiuta i ragazzi a trovare sempre delle risposte anche nelle avversità della vita ed educa a come vivere e gestire le emozioni.Attraverso la bellissima recensione emerge la sensibilità di chi la scrive! Complimenti a tutti,perché dietro a questi progetti c'è sempre un buon lavoro di squadra!

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  6. Non ho visto lo spettacolo, ma la recensione scritta è qualcosa di così elegante e sincera che sembra di averlo visto.

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  7. Molto bello. Alessandro, sei sempre molto bravo a spiegare ogni minimo dettaglio e a descrivere dettagliatamente i sentimenti provati. Complimenti.

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  8. Bravi tutti. Lo spettacolo è come un quadro che descrive le varie sfumature della vita. Ben interpretato dai ragazzi . Bravo Alessandro che ha saputo spiegare attraverso la sua recensone, i valori che lo spettacolo ha trasmesso.
    Marco

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