martedì 22 aprile 2025

Conclusione del progetto triennale “Je en jeu”

 

RADICI CONDIVISE PER SUGGELLARE L’AMICIZIA TRA FRANCIA E ITALIA


 

Per un gruppo di studenti delle terze bilingui della Scuola Jona si è concluso il progetto triennale “Je en jeu”, finalizzato al potenziamento della Lingua francese. Attraverso attività ludiche, realizzate anche in videoconferenza, i ragazzi hanno lavorato sulla conoscenza reciproca e delle scuole, fino a concretizzare il sogno di un vero gemellaggio. Nel febbraio dello scorso anno infatti i ragazzi del Collège Jacques Prévert di Chambly sono stati ospiti delle famiglie dei loro corrispondenti astigiani e quest’anno, dal 16 al 21 marzo, il gruppo ha reso visita ai corrispondenti francesi a Chambly.

Le radici linguistiche comuni (francese ed italiano sono lingue romanze, derivanti dal latino) e le radici simboliche della collaborazione tra le due scuole, nata nel 2017, hanno ispirato il lavoro di quest’anno: “Des racines partagées: un jardin franco-italien”. Il collège di Chambly possiede un giardino medievale che accoglie principalmente piante aromatiche e medicinali. I ragazzi del Progetto hanno perciò condotto una ricerca su 12 piante spontanee del nostro territorio, realizzando ed illustrando un erbario digitale bilingue, con la preziosa guida della prof.ssa Della Libera e del prof. Licandro.

 

LINK ERBARIO DIGIPAD

  

Hanno quindi scelto una di queste piante, il tarassaco, di cui hanno portato una talea a Chambly, dove, con un momento di scambio ufficiale, hanno ricevuto la talea di una pianta che è stata messa a dimora, accanto al tarassaco, sua pianta “gemella”, in uno spazio dedicato della nostra scuola.

Le piante, di cui gli studenti si prenderanno cura in seguito, saranno segno tangibile di un intreccio di radici che hanno dato e daranno frutti.

 



 

Con questo lavoro è stato poi realizzato un calendario, per la precisione un Calerbario, un Calherbier, che verrà presto distribuito.

 

 

Il soggiorno a Chambly ha consentito ai ragazzi di trascorrere giornate a scuola, prendendo parte alle lezioni e a varie attività (sport, cucina, recitazione) mirate a favorire l’arricchimento linguistico e l’acquisizione di competenze trasversali, di relazione e adattamento a situazioni nuove e stimolanti e di confronto tra i due sistemi scolastici piuttosto differenti.

Le famiglie ospitanti si sono dimostrate accoglienti, disponibili e hanno offerto ai ragazzi ampie occasioni per riflettere su specificità locali, nazionali e realtà multietniche, ma anche su quanto ci accomuna come esseri umani e ci spinge a stringere relazioni culturali e di amicizia.

I ragazzi hanno vissuto un’emozionante giornata parigina, dedicata alla visita dei luoghi più iconici della capitale francese, con tanto di viaggio sul bateau mouche (offerto dalla scuola francese). La giornata si è conclusa con la visita al Jardin des Plantes parigino, arricchita da un gioco didattico, che ha condotto i ragazzi italiani e i loro compagni francesi alla scoperta delle piante e delle loro caratteristiche.

I ragazzi hanno poi potuto conoscere anche la cittadina di Chambly, sotto la guida di uno storico d’eccezione: l’insegnante di storia e geografia del collège francese, grande conoscitore delle tradizioni locali ed ammiratore di Asti e del Palio.

La graziosa cittadina, grazie alla sua vicinanza con la capitale e ai rapporti di parentela tra le sue antiche famiglie nobiliari e i regnanti di Francia, si fregia di una storia assai gloriosa, testimoniata dalle sue piazze e dai suoi edifici più rappresentativi. In occasione del carnevale vi ha luogo anche una storica sfilata di carri allegorici, alla cui preparazione i volontari del locale comitato dedicano moltissimo tempo durante tutto l’anno. La manifestazione ben si presterebbe ad essere “gemellata” con il Palio astigiano, come ha auspicato il presidente del comitato stesso, presso cui il gruppo astigiano ha fatto visita, accompagnato dagli insegnanti francesi.

 


La parola ai protagonisti!

 

Questo viaggio è stato un grande motivo di crescita, un’opportunità per imparare ed usare la lingua francese al 100% e per fare nuove amicizie. Sono molto contenta di aver fatto questo viaggio. (Ciola Martina 3B)

 

Il metodo e l’approccio dei professori, le aule, i laboratori, l’accoglienza, l’organizzazione delle giornate e la comunicazione con i membri della famiglia sono stati aspetti positivi. Da subito mi sono sentita a mio agio. Il primo giorno l’orario scolastico mi è sembrato un po’ faticoso, ma poi l’ho trovato interessante. Questa esperienza resterà nella mia memoria per sempre e spero di poterne vivere altre. (Bucciol Ariel 3E)

 

In famiglia sono stati tutti davvero gentili, non mi è mancato niente e tutti si impegnavano per cercare di comunicare con me. Sono contenta di avere fatto questa esperienza! (Di Gioia Lorenza 3G)

 

Ho apprezzato il clima di amicizia e di serenità in classe. Dopo le prime difficoltà, ogni giorno miglioro, capisco e riesco a parlare di più. Mi sono messa in gioco con la lingua francese. In famiglia mi sono sentita accolta, serena, stanca, ma felice! Non vorrei più tornare a casa! (Tinebra Alessia 3G)

 

Ho trovato comprensibili le lezioni in lingua francese e i professori gentili, ma severi. Avevo un po’ di ansia all’idea di essere inserita in una classe non mia in un altro paese, ma poi, con il caloroso benvenuto ricevuto, mi sono subito sentita inclusa. Mi ha colpito particolarmente la lezione di “Vie de classe”, in cui i ragazzi sono invitati a riflettere sui traguardi raggiunti dalla classe e come migliorare, anche attraverso la lettura di testi letterari. Non è stato facile comunicare in famiglia, ma ci siamo comunque capiti. Il papà della mia corrispondente, che fa il pompiere, ha fatto visitare a me e a Sara la caserma e ci ha riaccompagnato a casa con il camion. (Pesce Lucrezia 3A)

 

Ho trovato l’orario scolastico un po’ difficile da memorizzare, ma l’approccio degli insegnanti è stato sempre gentile. In classe il clima era silenzioso. Mi è piaciuto che al posto della campanella venisse suonato ogni giorno l’inno di una nazione. Mi sono divertita a cucinare in gruppo le crêpes e il pain d’épices! La famiglia è stata molto accogliente e mi ha permesso di partecipare ad un corso di disegno con la mia corrispondente e questo ci ha legate ancora di più. (Bouhou Nadine 3G)

 

Il primo giorno ero agitata, poi mi sono sentita contenta, grata, accolta e stupita. La mia capacità di capire e di parlare è migliorata di giorno in giorno.

(Alessandria Giulia 3F)

 

Ho imparato parecchie parole nuove e le mie aspettative per questa esperienza non sono state deluse. Non riesco a smettere di pensare a quanto mi mancherà tutto quello che ho vissuto. (Pirolo Melissa 3B)

 

A scuola mi è piaciuto cambiare aula ad ogni materia e vedere le aule decorate con i disegni dei ragazzi. (Esperte Martina)

 

All’arrivo ero molto ansiosa, ma dopo essermi fatta coraggio, un giorno dopo l’altro, sono riuscita a fare interi discorsi. Ho legato molto con la mia corrispondente ed ho trovato una seconda famiglia. (Medqoun Israe 3B)

 

Mi è dispiaciuto lasciare la classe in cui ero stata inserita: si era creata una seconda famiglia. E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Ogni giorno è stato ricco di emozioni, scoperte ed incontri che mi hanno arricchita in un modo che non avrei mai immaginato. Mi sono sentita accolta e supportata da tutti, come se fossi parte di una grande famiglia. Porterò con me ogni sorriso, ogni parola gentile e ogni momento di condivisione che ha reso unica questa esperienza.  (Camerano Gaia 3E)

 

Il luogo della scuola che mi è piaciuto di più è la palestra, perché era molto grande ed abbiamo giocato ad handball. Ho anche provato a giocare per la prima volta a badminton: è molto difficile! In famiglia mi sono sentita come a casa mia! Emilie ed io abbiamo gusti molto simili: sarei molto felice di avere una sorella così!

(Rasero Emma 3E)

 

Il lunedì sera la famiglia di Tessa, la mia corrispondente, mi ha fatto una festa a sorpresa per il mio compleanno. Non me lo sarei mai aspettato! Ero contentissima! Questa settimana è stata un’avventura fantastica! Non me la scorderò mai!

(Cerrato Margherita 3G)

 

All’inizio le mie emozioni erano un miscuglio di ansia, paura ed entusiasmo, perché non vedevo l’ora di fare nuove conoscenze, ma la famiglia ospitante è stata molto accogliente e gentile e mi ha fatto sentire a mio agio. La cosa che mi è piaciuta di più della scuola francese è che nell’intervallo si andava in cortile con tutte le classi e che nelle ore “buche” si poteva stare in biblioteca o in aule dedicate per fare i compiti.

(Pilato Mayra 3E)

 

La prof.ssa Grattarola ringrazia i colleghi Cinzia Iavazzi, Nadia Rizzo, Flavia Biscaro, Monica Della Libera, Gaspare Licandro e Monica Avidano e tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti. Senza la loro preziosa collaborazione questo progetto non avrebbe potuto realizzarsi.

Il GRAZIE più grande va a tutti i ragazzi che si sono messi EN JEU in questi tre anni!

 



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